Usuário convidado
26 de abril de 2023
Posto carinissimo e un pò wild, di quelli che ti fermi e non vuoi smettere di sentire (verbo dalle mille accezioni) tutte le storie che ogni angolo racconta: la casa di sassi, la casetta in legno con il terrazzino che guarda le colline ricoperte di bosco, l'affascinante yurta e l 'attraente tenda in giardino, il forno a legna fatto a mano sotto la Theottoia e la cucina ben organizzata tra il tavolo dei pasti e la "resepscion". Bruno ci ha accolti con un'infinita voglia conviviale di stare con tutti i suoi ospiti e raccontare gli episodi della sua vita con simpatia e attenta capacità di intrattenimento; accanto a lui, la dolce Linda che con tono pacato e un premuroso sorriso, sostiene il suocero con garbo e gentilezza; poi Theo, entra silenziosamente nei racconti del padre e risolve con tranquillità ogni piccola bega che esso non è riuscito a sistemare; infine il grande Dalì, il pastore tedesco buono che a forza di mangiare focaccia è diventato biondo e quando scodinzola fa vento! Non ero mai stata accolta così bene da un oste e dalla sua famiglia: la cena preparata da Bruno, le numerose bottiglie di digestivi fatti in casa dalla vicina, il consiglio di fare l'amore prima di addormentarsi sotto le coperte che sanno di olii essenziali e il buongiorno delicato alla mattina con la focaccia tipica del posto, le brioches ripiene di ogni crema e il caffè della moca e il latte delle mucche. Lasciare questo posto è lasciare un pezzo di mondo che non è la Liguria, è tutto cuore. Oggi lo so: non vorrei tornare in Liguria, vorrei tornare qui, a casa Balsamo.
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